Nel segno della "M"
Con l’arrivo delle Serie 6 “griffate”
Motorsport (il raffinato atelier dove vengono concepite e prodotte le
vetture più potenti e sportive della BMW), ormai sono pochi i modelli
della casa tedesca che non hanno ancora una versione “M”.
Anche questa nuova ammiraglia “scoperta” (che abbiamo avuto modo di
provare in pista), condivide la carrozzeria con la Serie 6 Cabrio, ma è stata completamente ripensata nella meccanica e nell’assetto, oltre che dotata di un look più aggressivo. Nella M6 convivono
eleganza e lusso senza compromessi con prestazioni da vettura da corsa,
anche se, a ben guardare, a causa della massa largamente superiore ai
2000 kg, oltre che per la lunghezza di quasi cinque metri, non la si può
considerare propriamente una sportiva pura. La prima ad arrivare nelle
concessionarie (al prezzo di ben 139.700 euro) è proprio la versione Cabrio, mentre per la Coupé bisogna pazientare fino all’autunno.
Anche l'occhio vuole la sua parte
Data l’incontenibile esuberanza del motore, non è un caso che la BMW abbia deciso di presentare la M6 Cabrio
fra le confortanti “mura” dell’autodromo di Misano: un circuito che con
le sue tecniche “esse” e i curvoni veloci da “pelo sullo stomaco” ci ha
permesso di verificare in sicurezza l’equilibrio della nuova “sportiva
in abito da sera” della casa bavarese. I punti di forza della BMW M6 Cabrio
sono numerosi già a partire dall’estetica, elegante e armonica, con una
fiancata pulitissima percorsa da evidenti nervature, un lungo cofano e
un frontale penetrante, reso ancora più “cattivo” da ampie prese d’aria
con griglie nere e da vistosi “baffi” aerodinamici. Non meno aggressiva
la coda, dove al posto dei due terminali di scarico trapezoidali,
spiccano i quattro grintosi silenziatori tondi tipici delle “M”