Il motore diesel più innovativo e sportivo del mondo: non usa mezzi termini la BMW nella presentazione della M550d.
E in effetti, un motore a gasolio così evoluto ed esuberante, finora
non si era ancora visto. La scommessa non era fra le più facili:
trasformare una vettura a gasolio da famiglia, per quanto raffinata, in
una vera e propria “belva” capace di avvicinare le straordinarie
prestazioni e il comportamento dinamico della M5. Per riuscirci, la BMW ha
varato una speciale linea di modelli, denominata M Performance, alla
quale ha applicato il raffinato know-how della M GmbH, l’azienda dalla
quale escono le vetture più potenti ed estreme della casa. La ricetta?
Apparentemente semplice: enfatizzare l’indole sportiva dei modelli di
grande serie, equipaggiandoli con motori decisamente potenti, adeguando
di conseguenza autotelaio e sospensioni, col corredo di un allestimento
estetico moderatamente più “cattivo”.
Il primo motore con tre turbine!
La meccanica è il vero fiore all’occhiello della M550d:
è difficile trovare un motore a gasolio più sofisticato. In occasione
del varo della linea M Performance, la già nota tecnologia TwinPower
Turbo (utilizzata anche nella 535d con turbocompressore a due stadi)
viene affiancata da una terza unità di diametro più grande che, grazie a
un opportuno condotto di bypass, entra in funzione dopo i 2700 giri,
quando al motore vengono richieste le massime prestazioni. In questo
modo si ottiene una notevole efficienza di sovralimentazione, mantenendo
una risposta praticamente priva di ritardi ai regimi più bassi. Non
meno raffinato il sistema di alimentazione, di tipo common-rail e basato
su iniettori piezoelettrici che lavorano alla pressione di ben 2200 bar
attraverso tre pre-iniezioni, un’iniezione principale e quattro
post-iniezioni: in questo modo si ottiene la migliore efficienza nella
distribuzione della miscela nella camera di scoppio e, di conseguenza,
della combustione.
Il motore suona in Hi-Fi!!!
L’insonorizzazione del vano motore della BMW M550d xDrive
è talmente efficace che, dopo l’avviamento, quasi non si percepisce
alcun rumore all’esterno; nell’abitacolo, invece, è “tutta un’altra
musica”… Grazie al sistema di elaborazione digitale Sound Design, che
tiene conto sia dei giri sia della coppia erogata, la voce del motore
viene diffusa (opportunamente amplificata) attraverso gli altoparlanti
dell’impianto hi-fi con effetti davvero eccitanti. Neanche a dirlo, alla
prova dei fatti questo sei cilindri esalta: a giudicare dalla grinta
con la quale prende i giri (può spingersi ben oltre i 5000) non si
fatica a credere ai 4,7 secondi dichiarati per passare da 0 a 100 km/h
(due decimi in più per la Touring). D’altronde, con 381 CV (da 4000 a
4400 giri) e con la straordinaria coppia di 740 Nm (costante da 2000 a
3000 giri e più elevata di quella della M5), ci si rende presto conto
che è bene agire con la massima attenzione sull’acceleratore se non si
vogliono scavare profondi solchi nell’asfalto reso plastico dalla calura
estiva… Assecondato da un cambio impeccabile per rapidità ed efficacia
della gestione, il sei cilindri BMW spinge forte anche
da meno di 1500 giri senza apprezzabili ritardi di risposta, e si
scatena dopo i 2000 giri, estraendo con veemenza dalle curve anche se ci
si trova con innestate una o due marce in più del dovuto.